Il termine solidarietà ha un'accezione piuttosto ampia: dal singolare essa abbraccia il generale, essendo principio cardine della società odierna.
A confermare questa molteplicità di significati, si può partire da quello che afferma la Costituzione italiana. Accanto ai diritti inviolabili dell'uomo, essa vuole garantire «tra i valori fondanti dell'ordinamento giuridico [...] insieme ai diritti inviolabili dell'uomo [...] la convivenza sociale [...] che deve essere costruita sulla base del principio di "solidarietà", perché la Costituzione "pone come fine ultimo dell'organizzazione sociale lo sviluppo di ogni singola persona umana".
La singola persona può quindi esprimere la solidarità sociale, attraverso formazioni come la famiglia o i varie tipologie di associazioni, e allo stesso tempo essere tutelato nei suoi diritti dalle istituzioni come individui, che non dovrebbero sopraffarla né limitarla, come invece avveniva nel regime fascista. Altrettanto importante è la solidarietà politica, ovvero quella esercitata dal singolo, il quale dovrebbe operare per il bene di tutti - e non per il suo interesse personale - attraverso l'impegno attivo e responsabile dell'azione politica (la quale si esprime soprattutto attraverso l'elettorato con contenuti partitici). Bisogna ricordare la solidarietà economica, ovvero quella che fonda il suo principio nella capacità del singolo di contribuire alla spesa pubblica, a seconda della propria capacità contributiva.
Ovviamente esistono varie altre tipologie di solidarietà (come, per esempio, quella culturale), alle quali rimandiamo la trasposizione in un altro articolo, poiché, a livello di contenuto, molto ampie.
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